I social diffondono da qualche tempo l’affermazione secondo cui prima del ’47 non esisteva uno Stato Palestinese. Ecco, pur essendo corretta da un punto di vista formale, tale affermazione sottintende una menzogna divulgata a fini politici.
Prima del ’47 la Palestina era protettorato britannico, ma è vero che divenne tale in seguito agli accordi di pace della I guerra mondiale, per cui quel territorio veniva ceduto dall’Impero Ottomano. (In pratica era già terra britannica dal ’16 in seguito agli Accordi di Sykes-Picot.) L’Impero Ottomano (turco ed islamico) era la prosecuzione dell’Impero Selgiuchide (turco ed islamico) che aveva assorbito il precedente Impero Arabo (arabo ed islamico). Perciò ok, la Palestina non era uno Stato ma una Regione. Quindi? La Palestina è abitata dagli arabi dal 637 d.C., i quali sono rimasti l’etnia dominante anche dopo la conquista turca del 1071, e anche durante la permanenza non certo pacifica dei crociati (dal 1099 al 1291). Se affidassimo la Lombardia alla Francia, e solo a quel punto venisse occupata dall’Austria, sarebbe meno grave del caso in cui venisse occupata dall’Austria direttamente?
Purtroppo già nel ’17 con la Dichiarazione Balfour i Britannici promettevano quella terra al movimento sionista (guidato dal banchiere Lionel Walter Rothschild). Molti immigrati europei di fede ebraica iniziarono ad ottenere terreni in Palestina che venivano confiscati ai legittimi proprietari, con conseguente impoverimento e disoccupazione del popolo palestinese, la cui esasperazione si produsse nel massacro di Hebron del 23 agosto 1929. (Si noti che ai non-Ebrei era spesso vietato anche solo lavorare nei terreni confiscati.)
Mi dispiace che un certo razzismo di matrice sionista (in mancanza di argomenti) venga giustificato per mezzo della semantica.